Superstrada vig-mal

Quanti anni di cantiere
per una “Strada”
che NON va a Milano ?

28 luglio 2017. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP) a Roma ha dato questa settimana parere favorevole (con prescrizioni) per la prosecuzione dell’iter di conferma del 1° Stralcio Funzionale del Progetto ANAS Vigevano Magenta
Attendiamo i verbali ufficiali. Dalle prime notizie sappiamo però che ANAS non ha presentato le modifiche richieste e prescritte dallo stesso Consiglio nella scorsa udienza del 27 gennaio scorso.
In pratica ANAS non ha fatto i compiti assegnati. Quindi su che cosa hanno deliberato ieri? Su quale progetto?

In pratica ANAS non ha fatto i compiti assegnati. Quindi su che cosa hanno deliberato ieri? Su quale progetto?Hanno nuovamente ripresentato e espresso parere favorevole su un progetto rimasto sostanzialmente immutato e che non ottempera alle prescrizioni e rilievi del CSLP sugli aspetti idrogeologici (in zona classificata ad alto rischio idraulico che riguarda tra l’altro il tratto in galleria di Albairate); sul fatto che la variante di Pontenuovo poggerebbe su terreno alluvionale/paludoso; sul fatto che con lo stralcio funzionale (senza la tratta Albairate/Milano) manca uno studio di traffico aggiornato sugli effetti dello stralcio stesso e che gli ultimi studi di flussi di traffico risalgono al progetto preliminare del 2003?…

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Porto mare

Porto di Mare assegnato a Italia Nostra
anche il boschetto della droga di Rogoredo
diventerà area naturale e fruibile

29 luglio 2017. Finalmente, dopo decenni, l’area di Porto di Mare ha un progetto di riqualificazione. I 650mila mq di verde, compresi nel Parco Agricolo Sud Milano, saranno strappati al degrado e il tristemente famoso ‘boschetto della droga’ di Rogoredo diventerà un’area sicura e fruibile. Non solo: vi sarà anche la rigenerazione dei fabbricati inutilizzati di proprietà del Comune, con l’affidamento temporaneo a soggetti dediti ad attività di coesione sociale, produzione, innovazione, creatività e sport, in attesa della definizione di un piano urbanistico sull’area.
La Giunta di Milano ieri ha approvato le linee di indirizzo per la concessione in uso a Italia Nostra, che la prenderà in gestione fino al 2022.  Attraverso la struttura CFU – Centro Forestazione Urbana, l’associazione applicherà a Porto di Mare lo stesso modello di intervento sperimentato con successo al Boscoincittà, al Parco delle Cave (da ultimo la Cava Ongari-Cerutti) e al Parco Segantini, dove territori inizialmente in stato di abbandono (e talvolta con presenza di attività illecite) sono stati riqualificati, recuperati e resi fruibili in sicurezza. “I lavori di recupero -conferma Silvio Anderloni, direttore del CFU- avranno inizio già il prossimo 20 agosto, grazie anche alla collaborazione di associazioni locali, tra cui Nocetum, il Consorzio Sir e l’Associazione per il Parco Sud Milano”. A oggi, l’area verde abbandonata di Porto di Mare può essere suddivisa in due ambiti…

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Cammino dei Monaci

Il Parco Sud terra di tracciati di storia
il Cammino dei Monaci prende sempre più forma
e punta ad allacciarsi ai grandi itinerari d’Europa

27 luglio 2017. Oggi la voglia di camminare è un fenomeno crescente: c’è chi si mette in viaggio alla ricerca di pace e spiritualità, chi per la natura o altri anche solo per uscire dai ritmi accelerati della quotidianità.
Il territorio del Sud Milano è da millenni terra di cammini. Con i Romani si tracciano le grandi vie consolari, come la via Emilia a collegare Mediolanum all’Urbe, e i canali navigabili, come era un tempo la Vettabbia. Nel Medioevo riprendono i traffici e i cammini: grazie anche alle bonifiche dei monaci delle abbazie di Chiaravalle, Viboldone e Mirasole, aumentano i collegamenti tra le città e i borghi. Una delle più importanti e frequentate vie partiva dalla Basilica di San Lorenzo a Milano e, costeggiando il corso della Vettabbia, attraversava i borghi di Chiaravalle e Viboldone. Più a sud, snodandosi tra paesi, cascine, dimore rurali e signorili, raggiungeva il Po in località Corte Sant’Andrea e si immetteva nella via Francigena.
Il Cammino dei Monaci è un progetto ambizioso per ripristinare il tracciato da Milano al Po, a beneficio di camminatori e ciclisti, offendo la possibilità di riscoprire luoghi ricchi di storia, cultura, spiritualità e natura, alla riscoperta di abbazie, cascine, monumenti e oasi.
Realtà del territorio come Nocetum, La Strada, Consorzio Sir (Solidali in rete), Associazione Cascine Milano e il network di associazioni Valle dei Monaci hanno creato dal basso questo progetto: visionario, forse, ma che sta crescendo poco per volta. Oltre alla già percorribile pista ciclabile che collega la città all’Abbazia di Chiaravalle, fervono i lavori per la definizione dei tracciati, la valutazione del patrimonio storico di questi territori, nonché l’analisi delle vocazioni agricole e turistiche.
E intanto è già disponibile una cartina e una app, ma il passo fondamentale devono farlo i sindaci, perché le ricadute anche economiche, per il territorio sono più che concrete…

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Overshoot day 2017

Siamo sempre più in debito con la Terra
l’Overshoot day scatta il 2 di agosto
L’umanità ha già esaurito le risorse di tutto l’anno

25 luglio 2017. È il 2 agosto il giorno dell’Overshoot della Terra, ovvero del suo sovrasfruttamento: è la data in cui l’umanità ha già esaurito le risorse rinnovabili che la natura ha messo a disposizione per tutto il 2017. Significa che in poco più di sette mesi abbiamo consumato le riserve di acqua, cibo (animale e vegetale) e materie prime che avrebbero dovuto durare fino a dicembre, oltretutto introducendo nell’ambiente (nelle acque, nel suolo e nell’atmosfera) inquinanti e rifiuti in quantità tali da superare ogni possibilità del nostro pianeta di smaltirli.
La stima della data della fine delle risorse disponibili del nostro pianeta viene effettuato ogni anno da Global Footprint Network (organizzazione internazionale senza fini di lucro dedita a studi di ricerca sulla sostenibilità ambientale), che ci ricorda come nel 1993, la data fatidica cadeva il 21 ottobre e già nel 2003 si arretrava al 22 settembre. Nel 2013 si era anticipata al 20 agosto. Una data che dovrebbe indurci a riflettere: attualmente, per soddisfare la nostra domanda di risorse rinnovabili e di servizi avremmo bisogno di una Terra più grande del 70%…

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Siccità: 2 mld di danni

Siccità: 2 mld di danni per la sola agricoltura
“Interventi per tappare gli sprechi,
e più invasi per raccogliere le acque piovane”

23 luglio 2017. Piove, governo ladro! Eppure, qualcosa di nuovo su questo secolare detto c’è. Il governo continua a mantenere la  sua nomea, ma la pioggia è divenuta un miraggio. Anche se poi, quando arriva, provoca danni a non finire. Intanto un bene primario come l’acqua è arrivato agli sgoccioli e i danni causati dalla siccità sono immensi.
Eppure, la rete idrica della Penisola, nonostante gli allarmi ripetuti nel corso degli anni, pur con tutte le avvisaglie dei cambiamenti climatici, è rimasta immutata: gli acquedotti sono un colabrodo. In media perdono il 40% dell’acqua che trasportano -vale a dire: persi 40 litri ogni 100 per le tubature malridotte.
Un deficit infrastrutturale che richiederebbe ingenti investimenti, come ha stimato Utilitialia, la confederazione che riunisce i gestori dell’acqua. “Il fabbisogno totale di investimenti, per adeguare e mantenere la rete idrica nazionale, è di circa 5 miliardi all’anno. Troppo alto con le attuali tariffe: attualmente per l’Italia ci si attesta in media a circa 32-34 euro per abitante all’anno, mentre sarebbe necessario arrivare al livello minimo europeo, cioè almeno 80 euro per abitante all’anno; in Francia sono a 88, nel Regno Unito a 102 e in Danimarca a 129 euro”.
Ma l’Italia ha preferito continuare a investire in autostrade, salvare banche e continuare a promuovere le fonti fossili. Senza contare le multe della Ue per l’inefficienza delle attuali rete idriche…

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Silla 2 di A2A

A Milano Silla 2, di A2A, brucia sempre più rifiuti
senza rispetto delle norme d’impatto ambientali
Il governo ammette e invia ISPRA

18 luglio 2017. Secondo le norme vigenti, per gli impianti di incenerimento di rifiuti non pericolosi con capacità superiore a 100 tonnellate al giorno occorre la procedura di Valutazione di impatto ambientale. E Silla 2 ne brucia ben 12 volte di più! Partendo da questo presupposto, e grazie al lavoro svolto da attivisti e portavoce comunali, regionali ed europei, è stata iniziata una battaglia di trasparenza e legalità per la tutela della salute dei cittadini sottoposti alle emissioni dell’inceneritore Silla 2 a Milano, in area del Parco Agricolo Sud Milano.
Una battaglia che è arrivata in Parlamento ed è stata oggetto di un question time in Commissione ambiente alla Camera da parte del deputato Massimo De Rosa (M5S) per chiedere il motivo per cui questo impianto non fosse mai stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale. “Una situazione assurda che mette a rischio la salute dei cittadini, l’ambiente circostante e ci espone a possibili multe europee -spiega il deputato- multe che, non scordatelo, alla fine paghiamo sempre noi! Le autorizzazioni a questo tipo di impianti, date in emergenza, non tutelano i cittadini, ma qui siamo di fronte a qualcosa di più: si persevera nel non volere sottoporre a una valutazione di impatto ambientale una struttura che, è ormai provato, causa diversi problemi in materia di salute alle popolazioni limitrofe e provoca inquinamento non solo dell’aria (per mezzo delle micro e nano polveri) ma anche dei terreni e delle falde circostanti. Come se non bastasse la mancanza di tutela dei cittadini, rischiamo persino di cadere nella solita trappola delle infrazioni europee…

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