Un vincolo sulle aree del Trotto di Milano per rispondere ai 290mila mc di speculazione edilizia della Snai

Un vincolo sulle aree del Trotto di Milano
per rispondere ai 290mila mc
di speculazione edilizia della Snai

Ormai è ufficiale: Snai, società proprietaria dei terreni, ha dato mandato di vendere l’intero quartiere ippico del Trotto di San Siro, per demolire impianti e scuderie e sostituirli con nuovi palazzi. Ai quali poi, inevitabilmente, si aggiungeranno nuove strade, servizi, aree commerciali, ecc., in una spirale di espansione e trasformazione senza fine. Come se non bastassero i metri cubi di residenze (in buona parte invendute) realizzate negli ultimi anni, altri 290.000 metri cubi di cemento rischiano di congestionare la zona del Municipio 8.
“Come possiamo contrastare tutto questo -si domanda Enrico Fedreghini, consigliere del Municipio 8- per difendere la vivibilità del territorio in cui viviamo? La soluzione è il vincolo della Soprintendenza sull’intera area del Trotto”.
Quest’area, confinante con il Parco Sud, per mancanza di requisiti era rimasta fuori dal vincolo apposto 15 anni fa sull’Ippodromo del galoppo di San Siro e sull’annessa pista d’allenamento Trenno: un milione e mezzo di metri quadrati di verde e scuderie sottratti alla speculazione (già giravano brochure con palazzi e strade al posto del verde…).
Ma i residenti, i lavoratori e gli operatori ippici della Trenno, le Associazioni ambientaliste e Comitati locali (Italia Nostra, Comitato Abitanti e Amici di QT8 e Lampugnano, associazione San Siro Verde ecc.) non ci stanno e puntano a tutelare anche questo pezzo di storia di Milano. Ecco la ragione dell’assemblea pubblica di mercoledì 26 ottobre, ore 20.30, presso la Scuola Media M. Ricci, via Lovere 4 (fermata M1 diQT8).

E c’è una cosa che ognuno di noi può fare…

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Dai cantieri del campus Humanitas un’amara scoperta nel sottosuolo: quintali di amianto interrati

Dai cantieri del campus Humanitas
un’amara scoperta nel sottosuolo:
quintali di amianto interrati

Fervono i lavori di costruzione del Campus universitario dell’Humanitas sui terreni di Pieve Emanuele, tra Basiglio e Rozzano. A ridosso degli edifici, nella nuova viabilità che si sta realizzando tra la strada di Tolcinasco e l’area dei capannoni di Fizzonasco di Pieve, durante gli scavi sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi. La società che sta svolgendo i lavori ha allertato l’ATS (Agenzia di Tutela della Salute, che ha sostituito le ASL): oggi, sabato 22 ottobre, operai in tuta bianca e protetti da mascherine hanno estratto dal sottosuolo terreno contaminato, poi imballato in circa 50 sacchi con la dicitura “Attenzione, contiene amianto”, materiale cancerogeno bandito già dal 1992.
In questo momento non è possibile determinare la quantità e la tipologia di questi rifiuti altamente pericolosi per la salute né la loro provenienza: i vecchi abitanti della zona ci raccontano che su questi terreni limitrofi ai capannoni di Fizzonasco, un trentina di anni addietro, erano presenti attività di rottamazione. Successivamente, nell’area vi sono stati ripetuti scarichi abusivi, come segnalato dalla nostra sentinella Tony Bruson già oltre un decennio fa, tramite un video realizzato dall’emittente locale Pieve Report.
Ulteriori aggiornamenti a seguire.
22 ottobre 2016

Il Parco Sud entra in Milano con Rotaie Verdi: tre scali ferroviari creano una grande oasi naturalistica

Il Parco Sud entra in Milano
con Rotaie Verdi: tre scali ferroviari
creano una grande oasi naturalistica

Un verde “selvaggio” e ricco di biodiversità per vivere la città anche in modo naturale sarà realizzato sfruttando la fascia del rilevato ferroviario per creare un corridoio ecologico lungo i binari. Sono gli obiettivi del progetto Rotaie Verdi, che andrà a congiungere le tre aree degli scali ferroviari dismessi di San Cristoforo, Porta Genova e Porta Romana, coinvolgendo il Parco Agricolo Sud. Infatti, il progetto prevede connessioni trasversali che si “agganciano” alle aree rurali del Parco Sud che penetrano e circondano Milano, agendo su spazi verdi esistenti da valorizzare e rinaturalizzare. Tutto questo comporterà un miglioramento estetico della metropoli, ma avrà ricadute positive sulla qualità dell’aria e, in generale, della qualità della vita.
Presentato ufficialmente il 19 ottobre scorso all’Urban Center, il progetto è stato elaborato dal Wwf Italia, con il supporto di Fondazione Cariplo e in partnership con il Comune di Milano, Cooperativa Eliante e Rete Ferroviaria Italiana, prendendo spunto da esperienze simili realizzate, già alla fine degli anni ’90, in altre metropoli del mondo: da New York a Berlino, da Londra a Parigi.
Le indagini dei naturalisti hanno evidenziato un gran numero di varietà di specie vegetali presenti all’interno degli scali e…

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Assiano, il borgo dimenticato dai politici nonostante l’appassionata difesa degli agricoltori

Assiano, il borgo dimenticato dai politici
nonostante l’appassionata difesa degli agricoltori

Già molte volte anche la nostra associazione ha sottolineato le condizioni disastrose di questo patrimonio pubblico (Aler) che continua a rimanere una terra in stato di abbandono, salvaguardata solo dalla passione e dalla volontà degli agricoltori e degli abitanti. Dove sono i politici che si fanno vivi sono in campagna elettorale per poi sparire (comune di Milano, Regione Lombardia, Ente Parco Sud, Municipio 7)? Condividiamo quindi questo ottimo video di Roberto Schena che intervista Daniele Albini, agricoltore locale e vicepresidente del DAM, Distretto agricolo Milano.

Zibido: il comitato perde il ricorso al Tar e deve pagare 7.560 di risarcimento Ma studia ricorso a Consiglio di Stato

Zibido: il comitato perde il ricorso al Tar
e deve pagare 7.560 di risarcimento
Ma studia ricorso a Consiglio di Stato

Mentre i lavori di cantierizzazione fervono nella fertile campagna di Zibido, il Tar della Lombardia ha rigettato in questi giorni il ricorso presentato dall’associazione Cittadini di Zibido San Giacomo in merito alle trivellazioni per il pozzo di Moirago. Di più, l’associazione dovrà sborsare 7.560 euro, di cui il 3mila a Regione Lombardia e altri 3mila ad Apennine Energy, la società che sta già allestendo il cantiere. Il Tar, senza neppure entrare nel merito della questione, ha ritenuto che l’associazione non avesse i titoli per presentare tale ricorso.
“Non intendiamo questionare sul fatto che la sentenza del Tar sia corretta o meno -spiega Vincenzo Lepori, portavoce dell’associazione-, ma è evidente che non sia entrato nel merito, non avendo risposto ai quesiti posti dal nostro avvocato…
Nel nostro piccolo, ci sentiamo in dovere di affiancarci e sostenere l’associazione Cittadini di Zibido San Giacomo. E vi invitiamo a fare altrettanto. Ecco le coordinate per contribuire: BANCO POPOLARE SOCIETÀ COOPERATIVA – C/C: ASSOCIAZIONECITTADINI ZIBIDO SAN GIACOMO IT11X0503433680000000005289
Intanto, questa mattina, alcuni esponenti dell’associazione per il Parco Sud Milano si sono recati a Zibido San Giacomo per documentarsi sull’andamento del cantiere…

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Ferma da 4 anni la legge sul consumo di suolo Salviamo il Paesaggio arruola 70 esperti per un testo condiviso entro 6 settimane

Ferma da 4 anni la legge sul consumo di suolo
Salviamo il Paesaggio arruola 70 esperti
per un testo condiviso entro 6 settimane

Il consumo di suolo in Italia corre alla velocità di 4 metri quadrati cementificati ogni secondo, per un totale di 35 ettari al giorno. Certo, con la crisi dell’edilizia, il fenomeno è rallentato. Ma negli ultimi 25 anni, come denuncia Coldiretti, è stato consumato un quarto dei campi coltivabili: il suolo più prezioso. Persino l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione ambientale, organo di Stato, in occasione della presentazione del suo ultimo rapporto ha lanciato l’allarme, rivolto soprattutto ai politici: “È urgente emanare la legge che implichi un effettivo contenimento del consumo di suolo”.
La Rete delle oltre 1.000 organizzazioni, cui aderisce anche l’associazione per il Parco Sud Milano, componenti il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio (più noto come Forum nazionale Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori) ha avviato l’attività di elaborazione di una propria Proposta di Legge per l’Arresto del consumo di suolo in Italia. L’iniziativa del Forum intende portare a compimento un percorso iniziato nell’ottobre del 2011 e interrotto quando, nel 2012 in Parlamento si formalizzò la proposta di legge in materia di consumo del suolo agricolo del Governo Monti, su iniziativa del ministro Catania. Attualmente la legge è giunta in discussione al Senato, dopo molteplici revisioni, che il Forum giudica un utile primo passo, ma insufficiente per intervenire con efficacia su quella che deve, invece, essere considerata una assoluta emergenza cui porre rimedio.
Per tale motivo, nei giorni scorsi è stato composto un apposito gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare…

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