Cicogne bufale teem

Cicogne che preferiscono la Teem al Sahara?
Che nidificano in pieno inverno?
E gli unicorni in autogrill, qualcuno li ha già visti?

30 gennaio 2018. Le cicogne diventano bufale. Tutto è nato da un comunicato stampa della Teem, arrivato alle redazioni. Più di qualche testata c’è cascata, e da giorni sono titoloni, foto e testi che lasciano a bocca aperta. La sintesi è questa: una coppia di cicogne con tre piccoli ha preferito nidificare, anziché nel Sahara, a fianco dell’autostrada Teem e più precisamente nella frazione Rossate di Lomazzo, nel lodigiano e ai confini del Parco Sud.
Non pretendiamo di sentire un esperto, ma anche solo il consultare Wikipedia aiuta a limitare strafalcioni, inevitabili quando giornalisti poco avvezzi (solo questo?) al mestiere, usano il copia e incolla con testi fantasiosi, al limite del ridicolo, giunti da società potenziali inserzioniste. Comunque, sarebbe sufficiente il semplice buon senso per avere quantomeno dei dubbi sul fatto che le autostrade siano un habitat adatto per le cicogne.
Prima di informarvi dei fatti come sono, parliamo dal Sahara, presente in tutti i titoli o sottotitoli dei quotidiani che hanno riportato il testo della Teem: ve l’immaginate questi splendidi uccelli cercare tra le dune le squisite rane del deserto (introvabili nei supermercati)? È vero che svernano in Africa, ma questa landa arida e desolata è inospitale anche per loro. La perla è del comunicato arrivato dalla società, così come riporta il virgolettato de Il Giorno del 28 gennaio: “Hanno preferito l’area Teem al Sahara: significa che a livello di rispristino ambientale si è lavorato bene”. Come vedremo in seguito, le cicogne c’erano già da anni e l’autostrada costituisce per loro un pericolo.
Altro aspetto incredibile, o divertente che dir sì voglia, è che…

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Lettera Galletti Notang

Vigevano-Malpensa: “Più mobilità sostenibile
per una migliore qualità dell’aria”
NO TANG scrive al ministero dell’Ambiente

29 gennaio 2018. All’attenzione di Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
Buongiorno signor ministro,
ci è giunta notizia della Sua convocazione in Commissione UE per riferire sulle misure da adottare urgentemente per riportare la qualità dell’aria entro i valori stabiliti dalle norme comunitarie.
Ci permettiamo di cogliere l’occasione per richiamare la Sua attenzione sul progetto ANAS denominato “Collegamento tra la S.S.11 Padana superiore a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano – variante di Abbiategrasso sulla s.s.494 e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso Vigevano – 1. Stralcio funzionale” al cui progetto in fase di iter procedurale il Suo Ministero aveva dato parere favorevole, tuttora valido.
Le vorremmo ricordare che l’infrastruttura stradale di tale progetto insiste su un territorio compreso in due parchi (Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano) che Lei, quale Ministro dell’Ambiente, dovrebbe a maggior ragione tutelare.
Si tratta di un progetto di superstrada vecchio di almeno 20 anni. Da sottolineare, per contro, il fatto che per lo stesso territorio esiste un progetto ferroviario…

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Maroni, cava Vanzago

Maroni insiste per la cava a Vanzago
E ora ricorre al Consiglio di Stato
Ma il Comune da anni gli nega il consenso

28 gennaio 2018. Errare è umano, perseverare… Il vecchio adagio sugli errori commessi e sulla continua loro perpetrazione viene citato nel titolo del comunicato del Comune di Vanzago perché risulta incomprensibile l’insistenza con la quale Regione Lombardia persevera nel voler inserire l’area in Vanzago adiacente a Valdarenne e Mantegazza (nel Parco Sud) nell’Ambito territoriale estrattivo “g7” (in seguito ATEg7) localizzato in Pregnana.
L’11 gennaio 2018, infatti, è stato notificato all’avvocato del Comune di Vanzago il ricorso al Consiglio di Stato firmato dal Presidente Pro Tempore di Regione Lombardia, Roberto Maroni, contro la sentenza n. 2125/2017 del 10.11.2017 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Sezione Quarta, sentenza che diede piena ragione al Comune di Vanzago in merito alla difesa del territorio dell’Ambito Territoriale Estrattivo di cava ATEg7 presente nel Parco Agricolo Sud Milano nella zona che lambisce Valdarenne e Mantegazza.
Cosa deve fare un Comune per difendere i priori cittadini e il proprio territorio, in particolare quello più pregiato inserito nel Parco Agricolo Sud Milano e nel corridoio della Rete Ecologica Regionale che si collega all’Oasi del WWF, dalleattività di escavazione e, nell’ultimo decennio, anche quelle di trattamento delle terre e rocce da scavo e di recupero di rifiuti inerti?
Come mai Regione Lombardia ha così tanto interesse nell’inserire questi 83.000 mq (immaginate due centri commerciali contigui) situati in Vanzago, nel Piano delle Cave, dopo che vari enti e vari gradi di giudizio hanno stabilito che non v’è motivo perché tale area sia inserita nell’ATEg7?
Perché i cittadini di Vanzago devono spendere decine di migliaia di euro in processi per far fronte agli errori di Regione Lombardia, quando sarebbe più opportuno che Regione Lombardia rispettasse il nostro territorio?

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Disastro ferroviario di Pioltello

Disastro ferroviario di Pioltello
Giusto il cordoglio per le vittime,
ma non basta!

25 gennaio 2018. L’incidente ferroviario di stamani presso la stazione di Pioltello tocca il cuore. Tre donne morte, probabilmente andando verso il lavoro, e tanti feriti, anche molto gravi. Pendolari che ogni giorni si riversano a Milano, poi lavoro-lavoro-lavoro e infine il ritorno sulla stessa tratta.
Il pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, a cui siamo umanamente vicini.
Ma sapere che il disastro è stato dovuto alla rottura di una rotaia o al cedimento del carrello di un vagone mette i brividi, perchè pone in discussione la sicurezza di centinaia di migliaia di cittadini.
Altro cura del ferro: negli investimenti per la mobilità, la ferrovia è la negletta. Si investe su nuove strade, superstrade e autostrade mentre, per fare un solo esempio, sulla Milano-Mortara da Albairate alla provincia pavese si viaggia su un solo binario perché “i soldi non ci sono”. Mettiamoci poi le esternalizzazioni dei lavori di controllo e per la sicurezza, magari con gare al massimo ribasso dei costi, e il disastro è solo una questione di tempo. Il caso ci ha messo solo il giorno, l’ora e il luogo dove tre persone assonnate hanno perso la vita.

DistrettoMartesana

Nasce il Distretto Agricolo Adda Martesana
Si espande e si rafforza l’agricoltura milanese
capace di valorizzare ambiente e paesaggio

25 gennaio 2018. Una fusione di intenti non solo sulla carta, ma anche con la mente e con il cuore. È quanto sta succedendo a nord est del Parco dove lavorano uniti e alacremente ben 29 comuni, con l’obiettivo di valorizzare il territorio attivando tutte le leve per sviluppare un’economia locale basata sulle peculiarità del luogo. Hanno iniziato costituendo l’Ecomuseo, un progetto culturale innovativo che punta a far riscoprire e valorizzare quanto di attrattivo già esiste sul territorio (vedi ns. articolo), e ora è il momento del DAMA, ovvero, il Distretto Agricolo Adda Martesana: anche qui l’obiettivo è la valorizzazione del territorio, ma con il fine più specifico di riconoscere il ruolo fondamentale dell’agricoltura.
Capofila del progetto DAMA è il Comune di Liscate, dove il sindaco Alberto Fulgione da anni si è attivato con creatività per coinvolgere gli altri amministratori, le imprese, le università (quella di Agraria di Milano), gli Enti Parco (Agricolo Sud Milano e Adda Nord) e le associazioni agricole, ambientaliste, culturali e sociali, al fine di costruire una rete di collegamento per ripensare a un’economia locale legata alle ricchezze del territorio. “Non è più tempo di stare da soli -afferma il sindaco Fulgione- mettendoci in squadra, aggregandoci, possiamo promuovere oltre i confini locali tutto quanto di buono e di bello il nostro territorio è in grado di offrire. Senza trascurare il fatto che l’unione consente di accedere più facilmente a bandi europei, nazionali e regionali in grado di garantire sostegni economici anche importanti”. Il lavoro è stato intenso, ma ora il progetto …

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Api cercano casa

Api cercano casa nel Sud Milano
Dal corso di Apicoltura Urbana a Nocetum
un appello per trovare spazi per 20 arnie

 20 gennaio 2018. Ci ha scritto un gruppo di partecipanti al corso di Apicultura Urbana che si sta svolgendo a Nocetum. Giunti quasi alla fine del corso, stanno cercando un posto dove mettere in pratica le nozioni acquisite. E allora, perché non far nascere un piccolo Apiario Condiviso come quello che c’è già nel Parco di Monza e altri che ultimamente stanno nascendo in varie zone della periferia milanese?
“Vogliamo creare un luogo di condivisione, di scambio, che per alcuni potrebbe rivelarsi anche un’occasione per inventarsi, col tempo, un lavoro nuovo –scrivono i neo apicoltori-. Nel contempo, vogliamo anche proteggere l’ape come specie in via di estinzione. L’estrema importanza dell’allevamento di questo preziosissimo insetto impollinatore è ormai ampiamente riconosciuto e documentato in tutto il mondo e ovunque sono stati avviati o si stanno avviando progetti volti al fine di ampliare sempre più l’attività di apicoltura, anche in ambito urbano.
Molti di noi abitano nella zona Sud di Milano e ci piacerebbe dare un contributo per migliorare e ridare vita a questo territorio di Milano.
In sostanza stiamo cercando un piccolo spazio di 0,5 ettari circa, tranquillo, non transitato, meglio se circondato da vegetazione (ancor meglio se recintato), per collocare una ventina di arnie. Tutte le spese ovviamente sarebbero a carico dei partecipanti (per ora siamo una decina).
L’idea ci sembra bella e condivisibile. Conosciamo diversi agricoltori che ospitano arnie, non avendone danno e anzi migliorando le fioriture e le produzioni di giardini e orti. Magari si può trovare qualcosa nella zona sud-est del Parco Sud, non troppo lontano dalla città.
Pensateci su e troviamo una soluzione. Per contattarci info@assparcosud.org