Humanitas anche la Polizia Provinciale

Nuovo eliporto all’Humanitas di Rozzano:
dopo i Carabinieri Forestali
anche la Polizia Provinciale verifica le irregolarità

31 maggio 2017. Comunicato stampa. A seguito dell’esposto ai Carabinieri Forestali presentato da Legambiente Lombardia e dall’Associazione per il Parco Sud Milano, che ha portato ad un sopralluogo dei militari dell’Arma, anche la Polizia Provinciale ha visitato il cantiere di Rozzano dove Humanitas sta realizzando la nuova pista di atterraggio elicotteri. L’ispezione ha accertato irregolarità nelle realizzazioni in corso e le mancate autorizzazioni alle varianti del progetto in esecuzione.
 Una piattaforma di atterraggio elicotteri, perfettamente funzionante, esiste già, ma Humanitas vuole spostarla per far posto ad un nuovo padiglione ospedaliero. Peccato, però, che la nuova pista sia stata progettata nel recentissimo Parco del Fontanile il quale, paradossalmente, era la compensazione ambientale relativa ad un parcheggio realizzato all’interno dal Parco Sud. Inoltre per costruire un ponte che sovrappassa tre rogge storiche, è stato eliminata una porzione di bosco pari a 390 metri quadri, senza alcuna autorizzazione, così come sono state sradicate piante per far posto alla nuova piattaforma in cemento.
“Invece di cementificare un Parco Pubblico consumando ancora suolo, la nuova pista di atterraggio elicotteri si sarebbe dovuta costruire sul tetto di uno dei suoi edifici – sottolineano Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia e Renato Aquilani, presidente dell’Associazione per il Parco Sud Milano –. Se come è probabile, viste le irregolarità, il cantiere sarà bloccato dalle autorità, ci appelliamo a Humanitas perché cambi il progetto e ripristini il verde del Parco del Fontanile. Tornare indietro è ancora possibile”.

Pulizia delle rogge fuori stagione

 

Pulizia delle rogge fuori stagione:
così si fanno fuori le uova dei pesci
e s’impoverisce l’ecosistema del Parco Sud

31 maggio 2017. Non è facile osservarli, ma a chi ama passeggiare in campagna, sulle sponde delle innumerevoli rogge che innervano il territorio della bassa milanese, sarà capitato di osservare uno o più barchini fluttuare lentamente sulle acque poco profonde: effettuano la pulizia del fondo dei corsi d’acqua, per mantenere in funzione la rete idrica di approvvigionamento delle acque nei campi. Un lavoro silenzioso e poco visibile, ma vitale.
Purtroppo non sempre ben fatto.
È il caso segnalato dalla nostra sentinella Tony Bruson, dove in questi giorni ha avvistato un gruppo di barchini sulla roggia Speziana a Basiglio, nel tratto da Cascina Vione fino ai territori di Pieve Emanuele, che con potenti aspiratori ripulivano il fondo del corso d’acqua, per conto del consorzio Naviglio Olona.
Peccato che questo sia un periodo delicatissimo per molte specie di pesce: carpe, cavedani e tante altre in questo periodo depongono le uova. Non a caso in questi giorni è addirittura interdetta la pesca!
È quindi evidente il danno provocato da queste pompe, che fanno fuori la gran parte delle uova e mettono in crisi non solo i pescatori, quanto tutto il delicato ecosistema del nostro territorio irriguo.
Abbiamo subito allertato con mail la Polizia provinciale (ovvero le poche persone rimaste in Città Metropolitana), sperando di fermare il danno.

Bilancio partecipativo MI

Dall’idea alla realtà nei nove municipi di Milano
Al via il nuovo Bilancio partecipativo
4,5 milioni ai cittadini per decidere gli interventi

30 maggio 2017. Parte la nuova edizione sperimentale del Bilancio partecipativo del Comune di Milano. Il nuovo progetto, denominato Dall’idea alla città, messo a punto dalla Giunta comunale, che s’inserisce nel più ampio piano di sviluppo delle periferie, di promozione di politiche sull’accessibilità e di valorizzazione del decentramento amministrativo, è stato presentato questa mattina alla stampa e alla cittadinanza. L’edizione 2017 arriva a conclusione di un percorso di consultazione che ha coinvolto organi politici e tecnici del Comune di Milano e dei nove municipi su indicazione dell’Assessorato alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, l’assessorato al Bilancio e Demanio e l’assessorato ai Lavori pubblici.
L’iniziativa è rivolta a tutta la popolazione residente nel Comune di Milano e chiunque abbia un rapporto continuativo con il territorio comunale per ragioni di studio, lavoro o domicilio (i cosiddetti city users), a partire dai 16 anni di età e di qualunque nazionalità. I cittadini sono quindi chiamati a decidere quali interventi realizzare sul territorio avendo a disposizione quattro milioni e mezzo di euro, 500mila per ogni singolo Municipio.

Ecco le quattro fasi del nuovo bilancio partecipativo…

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Milano verde pubblico

Il Comune di Milano, attualmente,
grazie a collaborazioni con cittadini e sponsor,
cura circa 230.700 mq di verde pubblico

29 maggio 2017. Sempre più cittadini, aziende, associazioni e società si prendono cura del verde pubblico della metropoli grazie ai contratti che l’Amministrazione stipula con i soggetti privati. Un meccanismo virtuoso che da un lato garantisce aree verdi belle e curate a costo zero per il Comune, dall’altro consente ai privati di curare personalmente gli spazi che circondano il proprio condominio, il proprio negozio o i propri uffici. Se all’inizio della sperimentazione nel 2005 gli accordi siglati erano 100, oggi sono ben 451, per una crescita di circa il 350%.

I dati sono stati presentati nel convegno di questa mattina “Pubblico e privato per una Milano più bella e verde”, organizzato dal settore verde del Comune, per illustrare ai soggetti privati i meccanismi della sponsorizzazione e della collaborazione per la cura delle aree verdi pubbliche.
Dal 2005 è possibile prendersi cura di aiuole, parterre alberati, porzioni di parchi, rotonde, aree sportive, alberi. Un meccanismo virtuoso che da un lato garantisce aree verdi belle e curate a costo zero per l’Amministrazione, dall’altro consente ai privati di curare personalmente gli spazi che circondano il proprio condominio, il proprio negozio o i propri uffici. Dei 451 contratti attivi oggi, 369 riguardano collaborazioni, realizzate senza esposizione del logo, e 82 sponsorizzazioni, con esposizione del logo aziendale e conseguente ritorno di visibilità per il privato.
Per conoscere l’iter di collaborazione con il Comune per la manutenzione delle aree verde clicca qui: l’adesione a questo progetto con l’Amministrazione Comunale non ha costi amministrativi o contrattuali, se non quelli della marca da bollo (€ 16,00) da apporre sul contratto e della tassa sulla pubblicità solo in caso di sponsorizzazione.

Presidio area trotto

Una forsennata cementificazione incombe
nella cintura verde nell’area Ovest milanese
Oggi, ore 18, presidio a Piazza Scala

29 maggio 2017. Non c’è solo la demolizione del Trotto e delle Scuderie di via Capecelatro a preoccupare i cittadini della verde cintura Ovest della città (Municipi 7 e 8). Ruspe, gru e betoniere aggrediscono la pregiata area in più punti: dal Monte Stella (Bikers e muri del Giardino dei Giusti) al grattacielo a Figino (Housing Sociale), 3 ecomostri al Trenno (Coop. la Torrazza), la distruzione della Cascina del 1400 Case nuove (via Novara), calcestruzzo nell’area vincolata Monumentale del Galoppo (Summer Music Festival) mentre il comune ha posto i 150.000 mq della più antica area sportiva di Milano (Il Trotto disegnato nel 1927 dall’architetto Vietti) negli Ambiti di Trasformazione Urbanistica (quelli a più alta edificabilità): tutto il quartiere ippico che si estende dal Trenno a Piazzale Lotto è a rischio.
Lunedì 29 maggio, dalle ore 18 presidio in piazza della Scala con mascherine da cavallo e cavallucci e lezione sul Codice del Beni Culturali e Paesaggistici (D.L. 42/2004), un testo di legge che almeno qualcuno dei 48 consiglieri comunali presenti in consiglio, 12 assessori, un sindaco, 60 consiglieri municipali di zona 7 e 8, 6 assessori municipali e due presidenti di Municipio dovrebbe conoscere…
A Roma, intanto, lo stesso organo pubblico (Soprintendenza) che a Milano ha negato la tutela paesaggistica dell’area che oggi ospita fagiani, scoiattoli, conigli, rapaci… ha vincolato l’Ippodromo di Tor di Valle… Chi può si unisca al presidio

Info: 347.4496947

Prezzo del riso a -56% risicoltori si mobilitano

Prezzo del riso a -56% per l’import dall’Oriente
a rischio anche i territori del Parco Sud
I risicoltori si mobilitano per ottenere l’IGP

27 maggio 2017. Nelle borse di Milano, Vercelli, Novara e Pavia il carnaroli oggi viene venduto da un minimo di 374 a un massimo di 405 euro la tonnellata, pari a 0,374 e 0,405 euro al chilo. Ufficialmente l’anno scorso era quotato a 728 euro, il 55,63% più di adesso.
Cosa sta succedendo? Rispetto al 2009, secondo stime della Coldiretti, le importazioni in Europa di risone e di riso lavorato nel 2016 sono aumentate rispettivamente del 5.650% e del 4.440%.
Cosa sta succedendo? Quantità esorbitanti di riso e risone vengono importate: i Paesi esportatori sono soprattutto Cambogia, Myanmar e Vietnam, i cosiddetti Pma, Paesi meno avanzati che operano in regime Eba (possono esportare tutto tranne le armi) a dazio zero. È vero che Paesi dell’oriente sono fortissimi nella quantità produttiva, ma lo sono molto meno sotto il profilo qualitativo rispetto al riso italiano, che ha una qualità controllata su tutta la filiera: dalla coltivazione, alla raffinazione e fino alla trasformazione segue rigide normative. “Non è possibile tollerare che a noi sia vietato l’uso di alcuni fitofarmaci, gli stessi che invece sono usati dai competitor esteri” lamenta Giovanni Perinotti, presidente di Confagricoltura Vercelli Biella.
Che fare per fronteggiare una simile concorrenza basata esclusivamente sul fattore prezzo?…

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