Firmate l’Appello: far vivere il Parco Sud

Appello per far vivere il Parco Sud
La sfida per uno sviluppo sostenibile
Gruppi, associazioni, comitati: firmatelo

12 giugno 2025. La situazione del Parco Agricolo Sud Milano è molto complessa, per non dire confusa, e chiediamo l’aiuto di tutti voi che operate nel Parco.
Il nuovo Ente, a trazione regionale (nel senso che è la Giunta Regionale che nomina il numero più consistente di consiglieri nel Direttivo), sta prendendo forma, ma in modi tutt’altro che trasparenti. Ad esempio, nulla si sa della struttura del personale del nuovo Ente, per ora in sostanza costituito da sole quattro persone (c’è un bando interno in Regione per trovare nuove risorse).
In questo contesto, rischiamo di essere presi in mezzo da due narrazioni opposte. La prima: il Parco Sud è stato un ente inefficiente, burocratico, ed ora sotto l’egida della Regione sarà un campione di efficienza. La seconda: il Parco è stato ben governato ed ora che è stato scippato a Città Metropolitana sarà lo sfracello.
La verità è un’altra, più articolata. Nei suoi 35 anni di vita, il Parco ha sostanzialmente tenuto rispetto alle pressioni speculative di consumo del suolo. Ma è anche vero che la gestione è stata via via sempre più passiva, senza propositività e con una colpevole diminuzione delle risorse economiche e di personale.
Il nuovo assetto di governo del Parco dà più potere alla Regione e agli imprenditori agricoli, ma Città Metropolitana e i Comuni (in particolare Milano) mantengono un peso determinante.
I rischi, come detto, ci sono ma è anche un momento di sfide. Da ciò l’appello che abbiamo redatto e che speriamo vogliate condividere e diffondere. Sulla scia delle idealità che ci hanno mosso nella proposta e nella realizzazione del Parco Agricolo Sud Milano, vogliamo riaffermare la sua missione strategica, attivando progettualità indirizzata allo sviluppo sostenibile del suo territorio.
Vogliamo esserci, dialogare, incidere senza pregiudizi ma anche senza sconti o aperture di credito illimitate. Facciamolo insieme, aderite a questo appello. (altro…)

Presidio per monitorare i terreni agricoli di Colturano

Presidio a Città Metropolitana: analisi subito
ai campi agricoli di Colturano
irrigati da 40 anni con acque inquinate

Mercoledì 25 giugno, ore 15, presidio a via Vivaio 1, Milano, per sensibilizzare i decisori pubblici.
C’è un grave caso di inquinamento di una roggia irrigua, denominata roggia Colturana, nel territorio del comune di Colturano. Grave, non solo per le conseguenze di avvelenamento da un cocktail di veleni industriali di un corso d’acqua che irriga campi coltivati, ma anche perché il fatto si è protratto per decenni, con la latitanza di chi doveva controllare. È un caso incontrovertibile: la quasi totalità delle decine di aziende operanti nel polo industriale di Colturano hanno per decenni scaricato liquami delle proprie lavorazioni industriali non al depuratore consortile di CAP, ma li hanno sversati nella roggia che passa sotto i capannoni, per poi riversarsi alle acque di irrigazione.
Lo stato di inquinamento era ed è drammaticamente palese: quando nel febbraio 2022 su segnalazione dell’allora Assessore comunale all’Ambiente e dei cittadini attivi (Sentinelle dell’Associazione Parco Sud) arrivarono le autorità preposte, le GEV verbalizzarono la “presenza di reflui maleodoranti e, in corrispondenza di un salto di quota, di schiuma di colore biancastro tendente al marrone/grigio”.
In questi tre anni, le associazioni scriventi hanno operato in spirito collaborativo per la soluzione del problema, ma si sono trovate davanti un’inerzia spaventosa, con negazioni, minimizzazioni e travisamento dei fatti.
Ci sono voluti tre anni di contatti reiterati, di assemblee, di diffide e un esposto alla Procura della Repubblica: per sopperire alle inadempienze pubbliche, le associazioni sono giunte al punto, a loro spese, di prelevare -in presenza di pubblici ufficiali- campioni di acque-fanghi-terreni agricoli, di farli analizzare da un laboratorio chimico certificato e di peritarli tramite un consulente chimico forense accreditato: gli ampi sforamenti degli inquinanti rispetto ai limiti di legge sono un dato incontrovertibile.
Grazie alle pressioni citate e all’azione della Magistratura, gli Enti pubblici hanno tardivamente superato le inerzie, e finalmente possiamo affermare che la quasi totalità degli scarichi è cessata.
Ma c’è una ragione impellente per cui noi cittadini e associazioni ambientaliste manife Città Metropolitana Milano, stiamo.
Non conoscere lo stato di contaminazione dei terreni significa mettere a rischio la salute di cittadini e consumatori. Nonostante le richieste, reiterate dal lontano aprile 2023, né la proprietà (Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e ) né gli Enti pubblici hanno proceduto ad analizzare i terreni.

I cittadini di Colturano e le associazioni ambientaliste WWF Sud Milano-Martesana, Legambiente Lombardia e Associazione per il Parco Sud Milano chiedono ai consiglieri metropolitani e alle istituzioni tutte di attivarsi, affinché si chiuda definitivamente questa scandalosa vicenda.
Per saperne di più…. (altro…)